mercoledì 22 settembre 2010

Oggi ho ascoltato il silenzio
era così penetrante da disorientare;
stesa sull'erba bagnata di rugiada
cercavo di ricordare
l'ultima volta che avevo osservato l'azzurro del cielo.
Quel silenzio la mia culla,
quel cielo un caldo abbraccio.

Daniela 17 Agosto 2007

La campagna

La campagna,
il silenzio penetrante
le luci, i colori, le ombre
infinite emozioni regala ogni giorno
mai le stesse, mai uguali,
ogni scorcio è una foto momentanea
ogni immagine colora l'anima di chi la guarda
come l'ossigeno invade i polmoni..
La campagna,
una fresca oasi nel deserto della città.

Daniela 9 Agosto 2007

Ognuno ha il suo paradiso..


Il mio paradiso esiste. Già dalla macchina mentre sto arrivando, lo inizio a respirare. Quando arrivo mi sento investita dalla pace.Il silenzio assordante e i colori intorno a me mi portano rapidamente lontano da tutto e da tutti, perché infondo lo sono, lontano. Persino il cellulare perde la rete. Ogni volta che trascorro lì qualche giorno, mi sento come se facessi il carico di aria nei polmoni. Mi allontano per un pò dal mondo e la società e mi avvicino alla terra. Nel vero senso della frase. E' lì che torno a toccare l'erba, a guardare il cielo, ad osservare le stelle. Torno a contatto con la natura come se affondassi le dita nella sabbia. Smetto di guardare la terra dall'alto e mi distendo su di essa. Lo sapevate che quando mangiano i maiali fanno un rumore che assomiglia al rumore che fa l'acqua che scorre in un ruscello? Io l'ho scoperto lì.
E' bello sapere di avere una propria isola felice, il tuo rifugio dal mondo.

martedì 20 luglio 2010

Una stanchezza che non mi spiego..

A novantanni passati si può davvero essere stanchi di vivere? Desiderare di andarsene, anche se non si hanno mali particolari? Voglio dire che se uno non soffre per qualche malattia come può dire "sono stanco"? Credo che finchè si è giovani non lo si può proprio comprendere. Sembra proprio impossibile. Perchè finchè cresci sei aggrappato alla speranza di rimanere per sempre, a volte quando si pensa che in una tale data per forza di cose non saremo più vivi ci rattristiamo. Da giovani abbiamo paura, perchè non sappiamo cosa ci attende dopo, e da vecchi questa paura scompare? Io non credo, e forse sentirlo dire un pò mi stizzisce in rispetto di chi nello stesso momento sta morendo e vorrebbe vivere. Ma forse chi lo dice lo pensa davvero. C' è da dire che se fosse vero, spaventerebbe meno soffiare su novanta candeline..

domenica 18 luglio 2010

Come sei bella..

"..quello strano timore di non essere bella
nel sorriso rubato alla notte vedi come sei
mentre muovi le mani distratte vedi come sei bella
come sei bella
perché segui l'istinto più della ragione
perché sai perdonare ogni mia distrazione
perché sei naturale anche se stai tra la gente
non ti lasci confondere dalle apparenze
anche quando la vita ti rende insicura
anche quando nel cuore c'è un po' di paura
anche quando ti perdi nella tua incertezza
nella dolce amarezza vedi come sei bella
come sei bella.."

lunedì 5 luglio 2010

Da pensare..




"E' il grande motivo per il quale, ancora oggi non possiamo dirci uomini fino in fondo.."

"Non siamo autorizzati a dirci veramente figli di Dio.."

"Lo Stato non può toglierti qualcosa che non gli appartiene.."

Una notte d'estate

L'altra sera tornando a casa alle tre di notte ho osservato la città intorno a me..Vista l'ora ci si aspetterebbe di trovare strade e marciapiedi deserti. Solo macchine che fanno rientro. E invece non è così.Ho fotografato immagini, istanti della notte. Una coppia che discute all'angolo di un semaforo..Un paio di ragazzini che parlano a due prostitute lungo via di Novoli..Poco più giù un ragazzo, sicuramente molto giovane anche lui, che piegato sul suo motorino piange...
L'ho guardato per pochi secondi e mi sono chiesta quale fosse il motivo che lo facesse piangere a quell'ora. Devo ammetterlo per qualche km ho fantasticato su quelle lacrime.
Verso Peretola, ragazze che salgono sul taxi all'uscita di una discoteca..Addetti che puliscono la pista da ballo di un locale all'aperto..La macchina accostata di un trans che aspetta..
Allora una volta a casa, sdraiata sul mio letto, nell'istante prima di chiudere gli occhi, mi son chiesta quante cose stavano succedendo in quel momento nel mondo..e mi sono sentita piccola piccola.

lunedì 28 giugno 2010

Quel ragazzo


Quel ragazzo dalla pelle scura ha un aspetto da duro. Quando cammina per strada, quando pensa, ha un'espressione molto seria. Ma quando gli rivolgi la parola ti dona un bellissimo sorriso, il suo viso s'illumina. Quel ragazzo grande, robusto dall'aspetto duro, sembra un bambino quando scoppia a ridere..quando si concentra nella pronuncia di qualche parola..quando si ostina a dire "ciocio" per voler dire "socio". Diventa molto tenero. Quel ragazzo con l'aria da duro si ferma a chiacchierare con l'anziana vicina, ama gli uccelli e lì sa anche riconoscere, può passare dieci minuti a parlarti della luna,dicendo "questo è più bello..". La cosa che più mi piace di lui sono gli occhi. Belli, grandi, profondi. Ha uno sguardo che parla. Il suo sguardo mi ha detto tante cose..mi ha detto che gli piacevo..mi ha detto che mi voleva bene.. e non solo,mi ha detto che nella sua vita ha sofferto. I suoi occhi hanno visto la sofferenza da vicino. I suoi occhi si fecero molto seri quando una sera mi disse "no, tu non puoi capire, davvero." Ed io mi accorsi che, sul serio, non potevo capire. Saprà meno cose di me, ma quello che sa l'ha toccato con mano. Chissà se potrò mai rivedere quegl' occhioni, quel sorriso tenero, se sentirò dire di nuovo "questo è più simpatico"... Ad ogni modo, sono serena, perché io ho avuto la fortuna di conoscerlo, quel ragazzo.

venerdì 25 giugno 2010

Davvero una "buonasera"


Ieri era San Giovanni, patrono di Firenze. E come ogni anno, migliaia di persone, intorno alle dieci, si sono ritrovate sparse in ogni angolo della città, tutte con il naso all'insù a gustarsi i fuochi d'artificio. Grandi e piccini, giovani e meno giovani. Io sono arrivata molto prima delle dieci, perché il fiorentino doc del mio gruppo si era posto l'obiettivo di arrivare alle otto su Ponte Vecchio per guadagnarsi un posto in prima fila. E così è stato. Con questo largo anticipo l'attesa è stata lunga, ma piacevole. A quell'ora, d'estate, Firenze è proprio bella. I colori del tramonto dominavano il cielo, un vento leggero allietava i nostri volti..ondate di gente di lingue diverse attraversavano il ponte..E lì al centro, un uomo, un certo Claudio che tutti sembrano conoscere, con una chitarra e un microfono ci divertiva con un dolce sottofondo. "Da dieci!"..come direbbe una mia amica.I fuochi me li sono proprio goduti, appoggiata al muricciolo con il viso appoggiato sulle mani, come fanno i bambini.I colori predominanti sono stati il rosso, il verde e il bianco..forse un omaggio ad una nazionale che proprio ieri ci ha deluso amaramente. Il bello della mia visuale è che permetteva di vedere contemporaneamente lo scoppio di colori nel cielo e immediatamente sotto, il riflesso sul fiume. Il fuoco che mi piace di più in assoluto è quello color oro che scoppia alto nel cielo e scende giù lentamente fino a raffigurare nel buio notturno, un enorme salice piangente. Finiti i fuochi, ci siamo ritrovati ancora lì a sedere sul marciapiede, uno vicino all'altro rivolti verso Claudio che nel frattempo aveva ricominciato a cantare il suo "buonasera"..unico rammarico della serata è non aver conosciuto quel ragazzo carino carino,un pò serio,dall'aria intellettuale che stava seduto vicino a noi.Ha atteso, tutto solo, l'inizio dello spettacolo e quando è iniziato,il suo volto ha assunto un'espressione così entusiasta da fare quasi tenerezza..è sì, non averci parlato, questo sì che è stato l'unico peccato..

lunedì 21 giugno 2010

Profumo di semplicità..

Avete presente l'effetto che fa annusare uno sciroppo alla menta quando abbiamo tutte le vie respiratorie intasate? Quel senso di freschezza e quella sensazione di tornare a respirare? Ecco, ieri l'incontro con una persona mi ha fatto questo effetto. Sono bastate poche ore di chiacchiere per risollevare il triste andamento del mio weekend. La semplicità esiste. E mi fa bene starle a contatto. Se ci penso mi sembra di sentire ancora odore di menta..

domenica 20 giugno 2010

Quando l'ispirazione vien di notte..



Quando ho scelto il nome del mio blog, mi è balenato in testa un ricordo. Qualche anno fa quando sono stata in Germania ho visitato la città di Weimar nella regione tedesca Turingen. La città di Goethe e Schiller. Ho avuto l'occasione di visitare il Goethes Gartenhaus, ovvero la residenza estiva del poeta che si trova nel Parco An der Ilm.Ricordo che mentre la raggiungevamo a piedi mi colpirono due cose, la prima è che è una casetta piccola e dall'aspetto molto umile, mai avrei immaginato potesse essere la residenza di un così grande scrittore, la seconda che è completamente immersa nel verde circondata da distese di prati e boschetti. Uno di quei luoghi nei quali quando ti ci trovi ti senti in pace con il mondo intero. La semplicità dell'esterno si ritrova anche entrando. La curiosità, che come un flash ieri è tornata alla mia mente, si trova nell' Arbeitszimmer ovvero nello studio di Goethe. La sedia del suo scrittoio, non è una sedia! Ma uno sgabello di legno a forma di sella. La guida ci raccontò che siccome lo scrittore scriveva prevalentemente di notte (come vuole la tradizione dei poeti romantici) per non rischiare di addormentarsi stava seduto su quello scomodo seggiolino. Un colpo di sonno e sarebbe caduto da quello sgabello,nemmeno tanto basso..E' inutile, è così, per fare una cosa fatta bene non si può prescindere dal sacrificio e dalla fatica.. bravo Goethe..

sabato 19 giugno 2010

Rompendo il ghiaccio..

Eccomi qua..pronta a lanciarmi nel grande mondo dei blogger...Mi sento proprio come se mi avessero dato una stanza e mi avessero detto : "E' tua..chiamala come vuoi..dipingi le sue pareti come preferisci..arredala con ciò che ti piace.." ed io precisa come al solito resto un pò indecisa su come la voglio disegnare. Considerando che la mia vera camera cambia layout (volendo usare un termine da blog!) circa ogni sei mesi..e che qui le modifiche sono a portata di click prevedo che il mio "scrittoio" subirà continui cambiamenti di immagine. Quindi non mi resta che entrare nella mia nuova stanza e cominciare ad ambientarmi prima che arrivino gli ospiti..